...16.40
eccomi qui, sigaretta in una mano e tastiera sotto gli occhi, per cercare di mettere ordine tra i pensieri e gli avvenimenti, tra la realtà e il mondo interiore, troppo spesso concitato, per lasciar trapelare le verità congiunte.
Henry Miller si chiede: "c'è un limite al dare? si può sanguinare per sempre?".. belle domande, Henry..
dialogo da un pò di giorni con me stessa, in un italiano informe e deforme, causa la troppa dipendenza da soliloqui.
quando parli con te stessa, alla fine, ti ritrovi contemporaneamente a perdere e a vincere. scarsità di risposte, fondamentalmente. è sempre la stessa solfa: "cosa pensa? cosa si dice? cosa è stato? ma, soprattutto, è stato?". una quantità di quesiti interessanti, indubbiamente, ma privi di ogni fondante fondamento.
i miei cani si lamentano, abbaiano contro una nonsisaquale presenza. il mio lavoro d'inglese è lì, lo vedo in trasparenza dalla porta a vetri del salotto. io qui, sigaretta nel posacenere e sempre la solita tastiera sotto gli occhi. le mani si muovono freneticamente sui tasti, quasi stessi suonando la IX di Beethoven.. "e mi ripeto.. cosa fare? che pensare? cosa c'è che non va? c'è?".
una carezza al cane e mi rimetto a scrivere.
per chi o per cosa ancora non si sa.
tra qualche giorno lascerò il mio angolo di paradisoinferno romano, sarà la fine - già risaputa, ci mancherebbe!- di un'epoca. nell'arco di questi anni è successo di tutto. persone smarrite lungo la strada e altre trovate o ritrovate. cambiano i tempi, ma l'acqua sembra ristagnare. volente o nolente, anch'io ho imparato dai miei errori e, ora come ora, mi sento completamente intollerante al vecchio e al nuovo. una sorta di rifiuto condizionato alla Ivan Pavlov..
è come se tutto e tutti mi infastidissero.. -si dice infastidissero? nb: sempre i miei problemi di orientamento solitario-
comunque, questo soliloquio, non s'ha da fare, indi per cui lo chiudo qui.
titti
23.10.07
soliloquio
Pubblicato da laTitti alle martedì, ottobre 23, 2007
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2 commenti:
ehmm...
dal punto di vista della medicina il parlare con se stessi denota predisposizione alla pazzia.
:)
sì, sono predisposta alla pazzia... ma, come diceva PierPaolo Pasolini, "..bisogna essere folli per essere liberi..".
ed è molto probabile che io, libera, lo sia davvero..
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