12.2.06

il valzer di titti

ore 9.22: eccola qui la mia maledetta domenica; ritorna dirompente, senza cura alcuna, senza chiedere se è "permesso", senza portare la colazione o decidere lei quale dovrebbe essere la colonna sonora di questa giornata.
e così inizia e mi porta dentro quella malinconia che la caratterizza, come se ci fosse solo un pianoforte a suonare.
apro winamp e cerco una canzone che possa rappresentare questo stato d'animo.. cerco ancora, come si fa la mattina nel cassetto disordinato, dove calze e mutande si divertono a mascherarsi e a celarsi.. ecco la mia fottuta e maledetta domenica di consapevolezza e rammarico, la domenica prima della partenza, la domenica in cui il calcio insegue la gloria, in cui il lecce si defila dalla salvezza e a roma non circolano le auto.
yann tiersen e "la valse d'amelie" e poi "j'y suis jamais allé", e la musica rotola tra le lenzuola ed emoziona il mio cuore troppo arido, troppo poco incline alla speranza... amo la vita con tutta me stessa, la sento vibrare tra le mani, quando ascolto musica che mi piace e mi dà forti sensazioni.. ascolto e piango perchè la voglia è poca, perchè l'esame si avvicina e niente e nessuno mi dà la forza per un ultimo sforzo -scusate l'allitterazione!-..
grida titti, dentro di sè, parla con se stessa e non si capacita di decisioni prese nel passato..
ascolta titti e riflette che niente c'è da fare, solo lasciar andare il pensiero e il corpo perchè è così che il fottuto destino ha deciso..
il viso appare di fronte allo specchio e titti si guarda.. soffrendo e ridendo di se stessa senza che lo facciano gli altri per primi.
amare.. grossa parola; ha un peso enorme.. quanto pesa questa parola??.. "è un kilo, signora.. che faccio lascio?".. si si lascia pure, mio caro destino..
9.33.. rifletto.. prendo una sigaretta e inizia lei.. la regina dell'album di tiersen "comptine d'un autre eté: l'après-midi".. eccola.. questa è la colonna sonora giusta.. pianoforte e mille rivoluzioni interiori..
si dice che quando le mani si muovono mentre si ascolta musica è come se la si volesse toccare, lei così intangibile, così eterea.. io la tocco con vigore e dolcezza mentre accompagna la mia vita.. niente voci a rovinare la musica, niente parole a scarnificare il significato.. e poi le fisarmoniche... stamattina titti danza il valzer con jeans, felpa e scarpe da ginnastica... titti stamattina è regina del suo favoloso mondo e riprende colore... tutto intorno vede il verde mentre il vento le scompiglia i capelli.. scrivo la mia favola mentre scivolo sulle note.. curve e tornanti.. la testa gira come se un vortice la risucchiasse...
9.40 il tempo passa ma titti scrive parole alla rinfusa su questo piccolo e sgualcito blog.
c'è una persona che mi ha lasciato il più bel ritratto di titti tra i commenti.. questa persona conosce tutto di me, titti senza maschere e senza false ipocrisie.. mia sorella, alla quale devo dire grazie perchè c'è, perchè è quella che da me ha preso più merda di tutti, è lei che mi ama anche se ho un carattere dischifo.. e io amo lei perchè è parte di me.. la migliore, indubbiamente.
9.45...
titti

1 commento:

Anonimo ha detto...

domenica di alti e bassi, domenica come al solito sul depression andante. Domenica frise', domenica tutta eros (ramazzotti)!!! eh eh...momento terribile, questo, io lo so, e ti capisco, e ascolto la tua rabbia, il tuo cuore lacrimante, il tuo sentirti piccola piccola, indifesa, in balia di cio' ke tu stessa hai creato, ti sei sforzata di farti bastare, piacere. Lo so, stomea, lo so. Ma ora..ora nulla e tutto possiamo fare:solo, infrangere il castello di vetro, per soffrire ancora di piu', ma almeno soffrire dentro la realta', puo' farci stare meglio, perche' intanto camminiamo, andiamo avanti, e nn piu' chiusi nella nostra bolla, a correre a vuoto come un criceto nella sua ruota. Ora portiamo nella realta' quello che e' gia' cosi' palese dentro di noi, e ke ci fa urlare, di domenica. Lo sappiamo cos'e', lo sappiamo come si cura:nessun male oscuro; sensazioni e stati cosi' semplici, puri, eppure lancinanti. La tua saggiamente inconcludente compagna di forza e amore, ti sta guardando e soffre, accanto a te. No, non insieme a te, hai ragione, sei sola con questa cosa cosi' grande e confliggente che porti denyro di te. Io pero' ti sono accanto, accompagno la tua solitudine, amandoti come sempre, accarezzandoti i capelli e cercando di dire qualche minchiata (la verita' la cosa non e' che mi riesca cosi' difficile), per farti sorridere, anke solo un secondo.
comincio gia' a sentire quel vuoto ke lasci ogni volta ke vai via da me, vuoto delle nostre cazzate, delle nostre risate stupide davanti alla pio unta dallo spirito santo, a tu x tu con una frisella, delle nostre canzoni, foto e parole parole parole, ke nn ci stanchiamo mai di tirare fuori, creare, amare.
Sono contenta pero', ke tu vada via. Anzitutto perche' so che tornerai prestissimo (eeh, scusa nn volevo attirare l'attenzione sul tuo esame, ultimo esame!!!), poi, xke', conscia di tutto, con la ferita ke brucia, potresti riuscire a infrangere questo castello di vetro, o comunque avere un po' di respiro: la tua lecce, la mamma,le tue piccinne, tua sorella..magari, domani, quando la vedrai, la abbraccerai forte, le darai un grosso bacio, le dirai quanto la ami.., e spazio per le tristezze, nn ce ne sara' piu', te lo assicuro.
Ma qualunque cosa, catastrofe, cazzata tu potrai fare, ricordati, puoi sempre venire a raccontarmela. Perche' io nn vado da nessuna parte, senza di te.