22.3.06

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ore 19.00
sono a lecce, a casa, nel salone che sà di ricordi e profuma di famiglia.
sono tornata a casa da poco, ho parlato con serena, abbiamo discusso sul perchè alcune persone hanno un atteggiamento "ambiguo" nei confronti dei sentimenti, delle emozioni, dell'amore.. ad una conclusione, decisamente, non siamo arrivate; ci siamo anche chieste se, effettivamente, anche noi assumiamo un certo tipo di comportamento e se sì, come ci districhiamo e se ci districhiamo.. no, eravamo lucide e, questo sì, è un problema........
alle 15.30 si è laureato luca.. il mio amico, il mio fratello, la persona che, probabilmente, più di tutte le altre- per il tempo e l'affetto che ci lega- mi conosce in profondità, forse meglio di me stessa..
110 e lode.. il mio piccolo e talentuoso genio che ha commosso tutti con la sua caparbia semplicità.. probabilmente, metterò una sua foto molto presto sul blog.. il suo ricordo, la sua famiglia, le note di una canzone, questo è quello che vorrei donare a lui, il mio amico di sempre..
ore 19.07
scandisco il tempo e mi soffermo a riflettere su ciò che sarà, sul mio avvenire, penso tanto in quest'ultimo periodo contornato dall'ambiguità delle persone.. penso e rifletto e non mi dò pace perchè mi dico che non è possibile che si comportino così. e poi mi annoio e mi scoccio incredibilmente e mi dico che tanto arriverà il giorno in cui, le note di un pianoforte suoneranno solo per me e non per la codardia e l'opportunismo di chi, purtroppo, mi sta intorno..
ascolto e annuso ciò che intorno a me si staglia.. osservo e mi districo tra le parole, troppo confuse, di chi popola la mia vita in questo momento.
ci facciamo prendere dall'entusiamo e poi quello che rimane è solo un forte amaro in bocca.. ma stavolta non è colpa della birra, stavolta no.. chiudo gli occhi e ascolto ancora.. mi assopisco, da qualche tempo, perchè mi sembra di ascoltare parole già dette, frasi già sputate e rigettate, è sempre la stessa, malinconica nota che non si lascia cambiare ma che si ostina a rimanere così..
un punto interrogativo mi fa ombra e non riesco a capacitarmene ma poi mi guardo intorno e vedo che non c'è chi è sbagliato o chi è giusto.. tutti siamo parte dello stesso magma e così, mi rimetto in macchina vagando in cerca di un equilibrio non plastificato..
prima o poi, io lo sò, arriverà.
titti

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